La prima chiesa parrocchiale di Gerosa fu quella dedicata a Santa Maria Assunta, ma chiamata successivamente anche Santa Maria in Montanis, sconsacrata e oggetto di un recente restauro. Essa risultò un po’ scomoda rispetto al paese che si sviluppava più in basso, per cui verso la fine del 1400 si costruì in mezzo alle case la prima chiesa di Santa Croce. Nei verbali della visita pastorale che il vescovo Pietro Lippomano effettuò nell’ottobre 1538 si dice che già allora esisteva la chiesa di Santa Croce, che, essendo in luogo più comodo per la popolazione, veniva preferita per la celebrazioni liturgiche, mentre S. Maria venne gradatamente abbandonata. Santa Croce fu ricostruita nei primi anni del Settecento su progetto dei fratelli Gian battista (1712) e Giacomo Caniana (1726) non lontano dalla precedente. dopo essere stata restaurata nel 1808 e nel 1929, essa fu consacrata il 1° marzo 1930. In quell’occasione furono sigillate nell’altare maggiore le reliquie dei santi martiri Alessandro e Pio. Come campanile si continuò a usare, ed è ancor oggi così, quello della prima Santa Croce. È una costruzione maestosa e ben proporzionata. La convessità del corpo centrale della facciata le conferisce dinamismo barocco e respiro scenografico. Il bel portale in pietra reca scolpita la data 1741.

All’interno tra i dipinti di un certo interesse una Madonna del Rosario contornata da quindici Misteri, di discreto pennello del ‘600, una Pietà del ‘700 e le tre tele del coro: il Sogno di Costantino, l’Invenzione e l’Esaltazione della S. Croce, della prima metà dell’800. Interessanti anche un tabernacolo in legno con dipinti di gusto rusticano del ‘500, un confessionale intagliato del 1745 e un cassone con scritto “Cassa del Comune, 1765”.

Le statue dei santi Pietro e Paolo all’ingresso del presbiterio sono in cartone romano. Tra gli arredi sacri spicca una croce processionale d’argento, in parte dorata, lavorata a cesello e a sbalzo. È un superbo pezzo d’oreficeria bergamasca del ‘400-500. È assai più piccola di quella di blello, simile a quella più ricca e famosa di S. Alessandro in Colonna a bergamo. bello anche un messale ambrosiano in caratteri gotici del 1594.

L’organo è un bossi rinnovato nel 1927 dalla ditta Cornolti-Piccinelli. Il piccolo campanile si trova alquanto lontano dalla chiesa, separato da essa dal sagrato e anche dalla via principale del paese. Le sue ridotte dimensioni rispetto alla chiesa del ‘700 ci dicono che quella precedente era molto più piccola, mentre la sua posizione sembra suggerire che essa si trovasse più vicina al campanile stesso. Sul campanile è collocato un concerto di cinque campane fuso dalla ditta Angelo Ottolina nel 1953 e consacrato dal vescovo Giuseppe Piazzi il 10 gennaio 1954. (Testo di Giovanni Salvi)